venerdì 12 novembre 2010

Dissertazione sull’IRONIA

Amo l’ironia da sempre , quella che riesce a strappare un sorriso a chi ascolta , che esprime concetti in modo semplice ed arguto , che può essere sottile ,  aperta o incisiva .
 Mentre la satira è diretta a colpire la persona , la comicità a  suscitare la risata ad ogni costo (spesso anche in modo pesante) , l’ironia ha sempre il suo sottile fascino .
Riesce ad alleggerire tutti gli argomenti : basti pensare a Socrate , che riusciva ad “intorpidire” gli ascoltatori ed in particolare coloro che assumevano atteggiamenti cattedratici , spazzando via le “illusioni basate su certezze ostinate”.
Anche Platone , suo allievo ed amico , l’ha ben usata ! L’ha esasperata , tanto che  Goethe affermava esser difficile da capire quanto fosse espresso in modo serio , semiserio o scherzoso .
L’ironia permette di ribaltare la visione della realtà,di renderla fuori dai luoghi comuni , “ propri
di coloro che invece vi son immersi “!
Anche Pirandello diceva che l’ironia è il sentimento del contrario !
Cito una frase di R . Le Brun ,che ben rende l ‘ idea : “ L ‘  ironia ha questo di buono :  mostra la verità sotto un aspetto esagerato , che la fa meglio sentire e meglio apprezzare  . “
I nostri migliori comici son fondamentalmente ironici : san  gestire con estrema bravura l’equilibrio tra comicità ed ironia . Proprio come fa un funambolo con l’asta che gli permette di procedere sulla corda , senza cadere .
Questo è il mio pensiero , nel pieno rispetto del pensiero altrui.

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